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Società Scacchistica Torinese


Karpov e i VIP


La quarta edizione di Scaccomatto prenderà il via con un appuntamento eccezionale: la partita in simultanea che vedrà protagonista Anatolij Karpov. Il grande campione del mondo russo incontrerà sabato 16 novembre alle 16.30 presso il Jolly Hotel Principi di Piemonte alcune personalità di rilievo del mondo industriale, politico, culturale e sportivo italiano. Saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Fiat Paolo Fresco, il musicista Roman Vlad, lo scrittore Roberto Vacca. Questi appassionati di scacchi si sfideranno domenica 17 novembre nelle sale storiche di Palazzo Birago di Borgaro nel “Trofeo Directa”, vinto lo scorso anno dal senatore tarantino Giovanni Battafarano nella sezione “esperti” e dal presidente Paolo Fresco nella sezione “amatori”.

Anatolij Karpov


Anatolij Evgenevic Karpov nasce il 23 maggio 1951 a Zlatoust, una città di circa 200 mila abitanti situata sul versante occidentale dei monti Urali. Poco dopo la sua nascita si trasferisce con la famiglia a Mosca. Sono anni in cui il piccolo "Tolja" è così gracile che i medici temono per la sua stessa sopravvivenza: nessuno poteva immaginare che, diventato uomo, avrebbe dato prova di grande tenacia e resistenza psicofisica. Ha solo quattro anni quando il padre ingegnere avvicina il piccolo Anatolij al gioco degli scacchi e ne ha sette quando gli amici più grandi lo introducono alla sezione scacchistica dello stabilimento metallurgico, dove lavora il padre, e conquista subito la terza categoria.

La sua eccezionale predisposizione si manifesta rapidamente: bruciate la seconda e la prima categoria, conquista il titolo di candidato maestro a dodici anni non ancora compiuti, un record che non era riuscito neppure al pur precoce Boris Spasskij. Grazie a ciò la sua fama si estende e alla fine del 1963 Karpov viene selezionato per seguire i corsi di Michail Botvinnik, campione del mondo, che deciso a ritirarsi dall'agonismo attivo vuole trasmettere alle nuove generazioni la sua profonda scienza scacchistica. Agli inizi il giovane allievo non desta grande impressione nelle partite simultanee di allenamento, e anche nella soluzione di studi e problemi scacchistici si dimostra piuttosto mediocre. Negli anni seguenti però il gioco di Karpov comincia ad assumere contorni più precisi, ispirato dallo studio delle partite di Capablanca: il suo stile è semplice, quasi povero ma estremamente efficace; a sorreggerlo c'è già un carattere maturo e una forte determinazione agonistica. Karpov a differenza di molti suoi coetanei gioca mosse naturali nel pieno rispetto delle esigenze posizionali senza mai forzare la mano; benché cerca sempre la vittoria, non gli manca la saggezza di sapersi accontentare quando il pareggio appare come lo sbocco più logico della lotta.

Diventa Maestro nel 1966 e vince il suo primo torneo internazionale nel '67 in Cecoslovacchia a Trsinec, dove è stato inviato per errore dalla federazione scacchistica sovietica che credeva si trattasse di un torneo giovanile! Il seguito è una serie ininterrotta di successi: campione europeo dei giovani nel '68, campione del mondo dei giovani nel '69 (una gara che i sovietici non riuscivano ad aggiudicarsi dal 1955) e infine Grande Maestro nel l970. In questo periodo lo segue uno dei più famosi grandi maestri russi del dopoguerra, Semjon Furman che resterà suo amico e allenatore fino alla prematura scomparsa verso la metà degli anni '70.

Il 1971 e 1972 sono gli anni del trionfo di Fischer che vince il campionalo mondiale sbaragliando Taimanov, Larsen, Petrosjan e il campione uscente Spasskij con punteggi severissimi. Per i russi è una doccia fredda, e quando cominciano a guardarsi intorno per trovare una risposta all'enigma di come riportare in patria il titolo, trovano solo Karpov. Il momento della verità arriva con il torneo interzonale di Leningrado del 1973 prima qualificazione per gli aspiranti al match mondiale previsto per il 1975. Karpov è ancora giovane e prima dell'inizio dichiara: "Questo ciclo del campionato mondiale non è per me", ma alla fine dopo aver vinto imbattuto a pari merito con Kortschnoi, si mostra più fiducioso e dice: "Cattivo quel soldato che non sogna di diventare generale". E infatti nel corso del 1974 elimina gli altri candidati Polugajevskij, Spasskij e Kortschnoi conquistando il diritto di contendere il titolo a Bobby Fischer. L'americano è assente dalle scene da quasi tre anni, per il match propone regole bizzarre che la FIDE, nel tentativo di non perdere definitivamente uno dei più grandi geni degli scacchi, può accettare solo parzialmente. La verità appare evidente: Fischer non ha nessuna intenzione di rientrare e lascia scadere l'ultimatum del 2 Aprile. Karpov viene dichiarato nuovo campione del mondo per forfait dell'avversario. L'incoronazione avviene a Mosca il 24 aprile 1975 con una solenne cerimonia, proprio nella Sala delle Colonne.

Dopo la conquista del titolo, il giovane campione, a differenza di molti suoi predecessori, non si potrà permettere il lusso di una lunga vacanza o di un minore impegno nelle gare e nella preparazione: in tutto il mondo, infatti, i critici del suo stile di gioco, gli rinfacciano la colpa non sua, di aver vinto senza giocare. E Anatolij risponderà alle critiche con i fatti, vincendo nell'ultimo decennio più tornei internazionali di qualsiasi grande maestro del passato. Ne ha giocati 32, classificandosi 22 volte primo assoluto e 5 volte primo a pari merito, mentre le sue peggiori prestazioni sono 2 quarti posti ex æquo! In questi 32 tornei ha perso solo 18 partite su 395 e si è perfino sforzato di rendere il suo gioco più spettacolare. Nel 1978 a Baguio e nell'81 a Merano, ha mantenuto il titolo in due match vittoriosi contro Kortschnoi.

Sotto il profilo non scacchistico le note biografiche su Karpov informano che da giovane è sempre stato uno studente modello, tanto che alla scuola media da lui frequentata a Zlatoust, ancora oggi il suo banco viene riservato ai primi della classe! Si è laureato in economia politica a Leningrado, dove ha vissuto per alcuni anni, si è poi trasferito a Mosca. Qui, nel 1980, si è sposato ed ha avuto un figlio, ma al matrimonio è seguita dopo circa due anni la separazione. Tra i suoi hobbies primeggiano la musica (di tutti i generi) e il collezionismo di francobolli; gioca a biliardo e a tennis, ma riguardo allo sport non gli spiace limitarsi a fare da spettatore: nel 1982, per esempio, si reca in Spagna per seguire i mondiali di calcio. Il suo romanzo preferito è Un eroe del nostro tempo di Michail Lermontov, un autore dell'800 romantico schivo e ribelle.




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