Polvere di scacchi
Strategie stellari
Guarda in alto! Un palloncino è sfuggito alla mano di un bimbo e si dirige verso il cielo trapunto di stelle. Vola leggero dove tutto è armonia e dove tutto è architettato con uno scopo. L'universo è perfetto: ogni oggetto celeste é collocato esattamente al suo posto e percorre una traiettoria tanto precisa da sembrare tracciata con la riga ed il compasso.
Il palloncino sta per svelarci uno dei grandi segreti incastonati nel nobil gioco: gli scacchi sono lo specchio del cosmo. La capacità di vedere l'armonia negli scacchi è l'elemento distintivo di uno dei più forti giocatori del pianeta: Vasily Smyslov.
Secondo l'ex campione del mondo il successo nel gioco degli scacchi nasce innanzitutto dalla forza spirituale, la sola che possa alimentare la creatività. Ma questa forza ha bisogno di una condizione ottimale, di allontanare le negatività vivendo in armonia con l'universo che ci circonda. Negli scacchi, sempre secondo Smyslov, la capacità di cogliere l'armonia si manifesta nel saper giudicare in modo intuitivo una posizione senza analizzarla; io aggiungerei nel capire se i pezzi collaborano e si trovano al posto giusto.
Si racconta che Smyslov si soffermò un giorno a dare un'occhiata ad un finale di Torre che diversi Grandi Maestri stavano analizzando dopo l'aggiornamento. In pochi attimi seppe indicare il piano di vittoria tra l'incredulità generale. Soltanto dopo molte ore di difficili analisi si finì con il costatare che aveva ragione!
La scacchiera non è quindi solo un campo di battaglia dove si affrontano due eserciti contrapposti, ma il vero e proprio universo dei Bianchi e dei Neri, del giorno e della notte, dell'armonia e del caos.
La dimensione cronologica è resa dalla successione delle mosse; ciascuna di esse modifica la situazione come il tempo trasforma l'esistenza ed il destino dell'uomo. Al termine di una partita è possibile cominciarne un'altra ed anche il mondo si rinnova e ricomincia daccapo, ripetendosi con persone nelle stesse condizioni e con le stesse attività di chi li aveva preceduti.
Ma l'enigma dell'universo non è così semplice. Insieme ai grandi fenomeni astrono-mici periodici, come il ciclo delle stagioni e l'al-ternanza delle fasi lunari, esistono eventi straordinari e spesso spettacolari.
Nel luglio del 1908 in Siberia centrale risuonò all'improvviso un terribile boato: un gigantesco bolide di quarantamila tonnellate precipitò sulla Terra devastando un'area di foresta del diametro di sessanta km. Mi viene in mente un torneo ad Helsinki nel '67 quando fu scagliata sulla scacchiera una meteorite non meno potente.
1...Db4+ 2.Ab4 Td2!! Questa fortissima mossa sovverte il corso della partita forzando il matto. La Torre può essere catturata da cinque pezzi ma ognuna delle cinque prese porta alla sconfitta. Sia i Cavalli che l'Alfiere non possono prendere la Torre perchè in tal caso la Th2 sarebbe tagliata fuori e seguirebbe 3... Cc2 matto. Se è la Torre a catturare è la Donna a perdere il controllo della casa b4 e ci sarebbe matto con 3... ab4. In partita si ebbe Dd2 Cc2+! 4 Dc2 ab4 matto.
La natura sorprendente e inaspettata di combinazioni come questa si unisce tuttavia con le lente e immutabili operazioni strategiche che l'hanno preceduta.
Negli scacchi come nel cosmo l'apparente disordine si fonde con l'ordine e la simmetria. Niente di quanto accade é fortuito, neppure le meteoriti!
Ma quale destino attende l'Universo? Ad un certo punto finirà o andrà avanti per sempre? Jeorge Louis Borges scrisse che il mondo è infinito, infinito come gli scacchi. A questo proposito si può anche azzardare una previsione un po' più precisa. Fra circa quattro miliardi e mezzo di anni il Sole terminerà il suo carburante, l'idrogeno e prima di morire irradierà una quantità immensa di luce e calore che matterà la Terra. Gli Oceani a quel punto bolliranno, le rocce fonderanno e tutto sarà distrutto. Sia pure in tempi diversi succederà lo stesso in ogni galassia e le stelle si spegneranno una a una come le luci di un Luna Park. L'universo collassando su se stesso finirà tuttavia nel concentrarsi in una condizione di altissima densità e temperatura dando forse luogo ad un altro Big Bang. L'Universo potrebbe cioé rinascere dalle sue stesse polveri e come nel gioco degli scacchi ripartire per una nuova avventura!
Analizzando la grande scacchiera del cielo si potrebbe obiettare che gli uomini hanno sempre creduto di ravvisare in cielo la testimonianza dei loro principali interessi. Quando vivevano di caccia, vi scorgevano cani, orsi e cacciatori.
Nel Settecento i navigatori europei giunti nell'emisfero australe vedevano in cielo telescopi, bussole e poppe di navi. Come i prigionieri finiscono con l'intravedere immagini care al loro cuore nelle macchie di umidità sulle pareti delle loro celle, così noi poveri scacchisti ci illudiamo di vedere il mondo a quadretti bianchi e neri.
Sarà quindi un caso che alcuni testi buddisti spiegano l'universo come una tavola di 64 quadrati fissati da corde d'oro? Sarà un caso che dalla Terra si possono vedere soltanto gli 8 pianeti del nostro sistema solare? Sarà forse un caso ma guarda in alto!
Per terminare un esempio di armonia scacchistica presente fin dalla fase d'apertura: 1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cc3 Ab4 4.a3 Ac3+ 5.bc3
Siamo nella variante Samish della difesa Nimzoindiana ed il Nero deve cercare di costruire una struttura di pedoni in armonia con l'Alfiere campochiaro rimasto giocando ... c5, ...b6, ...d6 e se possibile... e5. (Alfiere delle case chiare, pedoni sulle case scure!).