Dal 1 al 4 novembre si sono svolti a Gabicce i campionati nazionali a squadre U16, nelle categorie U10, U12 e U16.


La Scacchistica Torinese aveva ottenuto dopo la fase regionale a Fossano la qualificazione in due categorie su tre, mancando per un soffio il passaggio della U10, che presentava ragazzi che potevano senz’altro fare molto bene anche nella fase finale. Molto dubbia la decisione di far giocare al ritmo di 30min per tutta la partita un torneo di qualificazione per una fase in cui si gioca poi su tempi standard, cioè 90min + 30sec. Lo stesso accade anche per i campionati individuali e su questo dovrebbero riflettere ai piani alti, anche se è facile immaginare che i problemi degli scacchi “giocati” siano ben lontani dalle priorità delle scrivanie.

Poche settimane dopo la qualificazione, la U16 decideva di gettare la spugna prima ancora di incrociare le armi sulla scacchiera, e questo dovrà essere motivo di una riflessione interna. Indipendentemente dai singoli valori e dalle probabilità di vittoria finale, una sconfitta per “forfeit” non è meno dolorosa di una sulle sessantaquattro caselle. Il CIS va vissuto come uno dei momenti di punta della stagione, non solo perchè rappresentare il proprio circolo dev’essere un onore e confrontarsi con gli altri uno stimolo, ma anche per darsi la possibilità di vivere esperienze uniche dal punto di vista umano.


Eccoci quindi a raccontare l’inarrestabile e trionfante marcia dell’U12, unica squadra a rappresentare i colori della Scacchistica Torinese. A Fossano la squadra schierava quattro moschettieri aguerriti: Gola, Giammona, Bertola e Agresta. L’unico incontro a darci qualche brivido è stato quello con… a squadra B! Già, il nostro circolo presentava alla fase regionale ben due squadre U12, finite al primo e secondo posto. Questo la dice lunga sul potenziale che abbiamo fin dai primi tornei dei nostri piccoli, che andrebbe però confermato nel tempo con risultati simili anche nelle fasce superiori. In quarta scacchiera Agresta era in svantaggio materiale contro Iosipescu, Bertola finiva in zeitnot subito dopo l’apertura contro Chinelli, mentre Giammona doveva addirittura vedersela con una Gruenfeld ben giocata da Bettassa. In prima scacchiera, Gola era l’unico a dare certezze contro Monni. Neanche il tempo di pensare all’eventuale discorso post sconfitta, Iosipescu e Chinelli sbagliano clamorosamente e perdono, mentre Giammona insiste ammirevolmente in una posizione pari fino a quando Bettassa in forte zeitnot è costretto all’errore decisivo. La “A” vince 4-0 sulla “B”, il risultato è ben lontano da quello che si è visto sulle scacchiere ma dà a tutti la spinta per il resto dei match, portati a casa senza difficoltà in una domenica che si  trasforma in semplice allenamento.


A questo punto saremmo stati felici di confermare tutti per la fase nazionale, ma ecco che le instancabili scrivanie ci presentano una inaspettata sorpresa: i regolamenti impongono al circolo di non far giocare Federico Giammona, nuovo tesserato della SST in arrivo da Palermo, città che oltre a darci un meraviglioso ragazzo e talentato scacchista sarà anche il nostro principale rivale per il titolo. Federico è stato bravissimo durante la fase regionale, la qualificazione è anche merito suo e quindi anche la vittoria finale. Le sue partite non solo sono di un’ottima qualità, ma sono anche divertenti! Fede ha uno stile molto tattico ed è molto coraggioso, creando complicazioni tattiche che poi riesce a gestire con sicurezza. Se questo modo di giocare non lo stanca troppo il nostro consiglio è di continuare su questa strada. I ragazzi l’hanno accolto benissimo, lui si è subito ambientato con noi e quindi non vediamo l’ora di giocare insieme l’anno prossimo quando nessun regolamento potrà più fermarci. Insieme a tutti gli istruttori e il Presidente, gli mandiamo un forte abbraccio oltre a fargli i complimenti per i recenti risultati individuali raggiunti, che l’hanno portato a quota 1662 ELO e il passaggio a 2N.


Squadra quindi da ritoccare, ma come detto in precedenza il circolo ha un ampio bacino di piccoli talenti da cui attingere. La nostra formazione finale è composta da Gola, Briata, Rotondaro, Bertola e Agresta.


Giorgio Gola, 2N 1619 ELO, è una certezza. Vincitore dell’U10 2017 e forte anche della partecipazione a un campionato mondiale, Giorgio è un punto di riferimento per i suoi coetanei e riesce a portarsi sulle spalle questa pressione nonostante la fragilità tipica per l’età. Il suo punteggio attuale è decisamente inferiore alle sue capacità. Uno studio più sistematico delle aperture e un pò di sudore sulla tattica lo porteranno ai livelli meritati.

Nicolò Briata, 2N 1718 ELO, è il tipico giocatore che un allenatore vorrebbe avere nella sua squadra. Solido, preciso, creativo e molto maturo per la sua età! Ma le sue qualità tecniche sono addirittura superate da quelle umane! Nico sarebbe l’amico ideale per qualunque ragazzo e all’età di 11 anni potrebbe dare lezioni di vita a qualche adulto. A punteggio pieno prima dell’ultimo turno e a titolo conquistato, decide di lasciare il posto ad Alberto per permettergli di lottare per la medaglia individuale, mettendo a fortissimo rischio la sua. Davanti a un così grande gesto di altruismo non resta che togliersi il cappello e fare un applauso.

Alberto Rotondaro, 2N 1562 ELO, ricorda le carte del monopoly. Non sai mai cosa trovi. Alberto ha un potenziale davvero enorme, facilmente intuibile a lezione quando spesso è il primo a rispondere correttamente a problemi non banali, sia di natura tattica che strategica. Albi è ben consapevole dei propri mezzi e non ci sarebbe nulla di male se questo non lo portasse qualche volta a dimenticarsi di avere un avversario davanti, buttando via partite vinte.

Stefano Bertola, 3N 1526 ELO. Fresco di passaggio di categoria, Stefano ha confermato di essere un ragazzo molto serio e particolarmente equilibrato nelle sue partite. Se alla maggior parte dei suoi coetanei viene disperatamente chiesto l’utilizzo del tempo, Stefano al contrario finisce spesso in zeitnot. Difficilmente si può criticare questo “difetto”, ma sarà un punto su cui lavorare per il futuro insieme al miglioramento del calcolo tattico e dello studio delle aperture.

Giulio Agresta, NC 1389 ELO. Con un elo decisamente sottostimato, il passaggio di Giulio alle categorie nazionali è solo una questione di tempo. Il suo stile di gioco è divertente da seguire e il coraggio con cui si butta nelle varianti tattiche è ammirevole. Manca ancora qualcosa nella comprensione del gioco, ma lo spirito è quello giusto.

Fatta quindi la squadra, la sensazione era di avere a disposizione una piccola Ferrari, che andava solo guidata con cura e responsabilità per poter utilizare al meglio il suo potenziale. A tal proposito abbiamo imposto rigidi orari di riposo, momenti di studio e preparazione ma anche di passeggio e relax, niente smartphone ma tanti momenti di condivisione in cui anche gli istruttori hanno avuto modo di imparare qualcosa: il gioco del Pistolero!! Un’evoluzione di carta, forbice e sasso che ci ha accompagnato per tutto il torneo fra le risate di grandi e piccini.


Con due ore e mezza di ritardo sull’orario previsto, il torneo parte con una vittoria netta di 3,5-0,5 contro l’Accademia Scacchi Milano A. Nicolò vince in stile miniatura e Alberto nonostante l’apertura dubbia demolisce tatticamente il suo avversario. Ci fa tremare Stefano, che in pesantissimo zeitnot (ormai specialità della casa) rischia di buttare una partita giocata bene e preoccupa la patta di Giorgio, che spreca una posizione da sogno in una francese in cui strategicamente ha ottenuto tutto il possibile e anche di più. Un calo di forma? Ni. Alla fine del torneo risulterà l’unico mezzo punto da lui concesso, anche se in più di un’occasione qualche imprecisione poteva costargli di più.


Le piccole sbavature iniziali però ci fanno molto bene. Come a Fossano, dal secondo turno i ragazzi entrano a pieno regime e dopo una notte di buon riposo la mattinata di venerdì vede la SST imporsi 4-0 sul Circolo Scacchi Vitinia, di Roma. Alberto è il protagonista di una nuova spettacolare demolizione in 19 mosse e in fase di analisi ci siamo divertiti a cercare il matto più veloce. Passeggiata anche per Agresta che sbaglia completamente apertura, confondendo Pirc e Est Indiana, ma si dimostra tatticamente superiore al suo avversario, tanto da ritrovarsi con un pezzo in più dopo 12 mosse. Nicolò vince una partita solidissima mentre Giorgio sbaglia piano nel mediogioco ma sfrutta un grave errore tattico del suo avversario.


Il pomeriggio impegna la squadra contro l’Ostia Scacchi, anche loro di Roma. Poteva essere un’altra passeggiata serena dato che dopo meno di un’ora di gioco eravamo in forte vantaggio materiale su tutte le scacchiere. Un altro 4-0 si intravedeva all’orizzonte, quando con tutte le partite ancora in gioco arriva la prima sconfitta come un fulmine a ciel sereno. In posizione di netto vantaggio materiale e posizionale, Alberto si fa prendere dal divertimento della solita demolizione dell’avversario, che ormai si aggrappa a una piccola rete di matto che il nostro piccolo campioncino, con un’ora e venti sull’orologio, neanche immagina. Dispiace ancora di più considerando che nell’ultimo allenamento prima del torneo avevamo discusso una situazione simile a quella della partita e Alberto era stato il primo a dare la risposta giusta. Siamo sullo 0-1 per Ostia, ma i nostri ribaltano senza problemi il risultato e finiamo 3-1.


A questo punto arriva il momento clou del campionato. La classifica vede il Centro Scacchi Palermo e la Scacchistica Torinese le uniche squadre a punteggio pieno, quindi lo scontro è inevitabile. I palermitani sono primi del tabellone, con una 1N in prima scacchiera (1848 ELO). Il punto perso da noi nella partita precedente ci costa il primo posto per punti scacchiera, dove prima eravamo in vantaggio. Immaginando un percorso perfetto dei nostri avversari fino alla fine del torneo, è chiaro che abbiamo un solo risultato a disposizione: la vittoria. Non abbiamo tempo da perdere, subito dopo cena Alberto è il primo a prendere una preparazione specifica per la sua partita su una variante presente nel repertorio dei capitani. Per tutti gli altri è ora di nanna, mentre i capitani restano in piedi fino a tarda notte a preparare le varianti di Giorgio e Giulio. Nico sa già cosa deve ripassare e non ha bisogno di particolari indicazioni. Al mattino colazione presto e nell’ora che precede la partita, Giorgio e Giulio ricevono finalmente le varianti di siciliana e francese. Siamo carichissimi e pronti a dare battaglia fino all’ultimo pedone!

Tutte le partite iniziano come previsto, con le aperture preparate. E’ un piccolo capolavoro! Dopo poco più di mezzora Alberto porta a casa il primo punto della partita. Giulio sta facendo una partita spettacolare, ultra tattica, trovando mosse non particolarmente semplici neanche per categorie superiori. E’ ad un passo dalla vittoria, avendo un pezzo in più e posizione ottima, ma inciampa su qualcosa che a seconda dei punti di vista può essere tragico o comico. Il piccolo Agresta è convinto di non poter arroccare!! Questo alla fine gli costa quasi tutto il vantaggio accumulato, entrando in un finale di Torri con un solo pedoncino in più. Il suo avversario gli chiede patta, ma non se ne parla! Si gioca fino alla fine ed effettivamente riusciamo a portarci sul 2-0. Nico deve difendere un finale con un pedone isolato, mentre Giorgio ha completamente superato il suo avversario entrando in un finale di totale dominio posizionale. La pressione ormai è troppo forte per i palermitani, devono vincere a tutti i costi per pareggiare l’incontro e forzando perdono anche in seconda scacchiera. Siamo sul 3-0, ma arriva anche la ciliegina finale: l’avversario di Giorgio in pesantissimo zeitnot fa un paio di errori decisivi e noi possiamo festeggiare una bellissima vittoria! Salutate la capolista!! Un 4-0 che lascia tutti a bocca aperta, tanto che alcuni capitani di altre squadre vengono a cercarci nelle nostre stanze per farci i complimenti. A questo punto dipende tutto da noi, bisogna solo rimanere concentrati.


Gli ultimi due turni concludono un percorso praticamente perfetto: 4-0 con il Montebelluna e 3,5-0,5 con i Pedoni Avvelenati. E’ un trionfo meraviglioso, al quale si aggiungono le medaglie inviduali sulle rispettive scacchiere di Gola (5,5/6), Briata (5/6 solo per il turno “di riposo” che ha chiesto) e Rotondaro (4/6 ma un turno non giocato). Complessivamente ottime anche le performance di Bertola e Agresta, che non hanno completato la serie di medaglie solo perchè si sono dati il cambio, ma poco conta in questo contesto in cui la vittoria della squadra è il risultato più importante.


Questo è un successo di gruppo, di cui siamo molto orgogliosi e che premia un immenso lavoro che parte dai banchi delle scuole, con Alessandro Davi e Oliviero Gazzola istruttori nelle scuole elementari Coppino e Pellico che ci hanno regalato questi meravigliosi ragazzi, seguiti poi al circolo da Enrico Pepino, Stefano Yao e Silviu Pitica.

Oltre a fare un caloroso applauso a tutti, ci auguriamo che questo risultato più che un punto di arrivo sia una base di partenza per i prossimi impegni. Un circolo come il nostro deve puntare sempre al massimo.


Il link al torneo U-12 di Gabicce.

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