Bologna fatale per la S.S.T.
Vi sono esperienze che non si potranno dimenticare mai: il primo bacio, una splendida vacanza al mare, la vittoria di un torneo. Altre che si dimenticano subito, o prima ancora, confuse in un magma indistinto di attimi simili a troppi altri.
Lasciata da parte la presuntuosa irriguardosità del paragone, posso dire che il Campionato a squadre 1998 per la Scacchistica Torinese è stato un po' entrambe le cose: banale routine e momento unico. Le solite cose. Tante squadre del nostro circolo in gironi forti e importanti, più squadre di ogni altro circolo d'Italia, ma pochissimi giocatori e spesso insufficientemente liberi anche solo per onorare gli impegni. Organizzazione Fsi così così. Ogni tanto si perde. Direzione tecnica e capitani così così. Ogni tanto si vince. Giovani ansiosi di giocare inseriti in squadre ove non giocano mai; scafati giocatori plurimpegnati in attività parallele che vengono implorati in ginocchio. Mugugni e piagnistei. Poi la squadra di A1 si qualifica per i play-off, e contro Montecatini, poi divenuta Campione d'Italia, si gioca un match del tutto equilibrato. Una squadra di B è promossa in A2: avremo due squadre in serie A, un notevole risultato, nessun altro circolo ha saputo fare altrettanto. Una squadra di Promozione sale in serie C. Abbiamo perso, abbiamo vinto. Rammarichi costanti, piccole gioie. Più o meno è la vita, o un suo convincente simulacro. Per il resto si può aggiungere che alla manifestazione hanno partecipato in gran numero e con entusiasmo molteplici squadre piemontesi, in rappresentanza di quasi tutti i circoli. Della A1 si è accennato e si dirà a parte; in A2, in un girone 1 dominato dal Canal Cocquio (10 punti squadra), davanti a Desio (7) e Corsico (5), le squadre piemontesi lottano per non retrocedere: ci riesce la squadra di Vallemosso (4), mentre vengono purtroppo relegate in B l'Accademia Subalpina (3) ed il PBT (0).
* * *
E' sera, la sera di venerdì otto maggio. Fa molto caldo a Bologna, sono qui, casualmente, per altri impegni. Ma domani la Sst disputerà la semifinale dei play-off di A1 del Campionato italiano a squadre e giocherò anch'io. E' stato un caso che io possa giocare: in un'altra città, domani, non avrei potuto. Ma è stato tutto, o quasi, il frutto del fato. Nel girone di qualificazione eravamo, sulla carta, un'ottima squadra, che però non si è mai materializzata sulla scacchiera. Nurkic si è disperso nella pace bosniaca, io nelle aule giudiziarie di Padova. Ma anche Molina per lo più non è a Torino, Sarno in un'occasione ha impegni più importanti e inderogabili, Racioppo un nuovo lavoro. Così la squadra gira sull'asse Sedina-Lampic. Elena s'impegna al massimo, con grande grinta e professionalità, ma qualche volta non ha fortuna; Teo è splendido per voglia di giocare, grinta e risultati e col cento per cento dei punti è il motore che ci porta avanti ed accumula vittorie fondamentali.
I Turno |
4-0 con Legnano, un ottimo inizio. |
II Turno |
1,5-2,5 con Reggio Emilia, un'enorme delusione. |
III Turno |
3-1 con Arzignano, almeno siamo già salvi. |
IV Turno |
1,5-2,5 a Marostica, ci si va solo con tre giocatori, ma pur partendo da 0-1f, la nostra squadra fa soffrire sino in fondo i Campioni d'Italia in carica. |
V Turno |
4-0f con il DLF Milano. Nessuno spera che Reggio Emilia perda, arrivederci al prossimo anno. |
Invece Reggio Emilia perde e noi siamo qualificati per i play-off. Ma quando e dove si giocheranno? Secondo il regolamento iniziale o in altro modo? E' il 2 di maggio e nessuno ancora lo sa, almeno a Torino. E' girata una proposta: ad Ischia in luglio, noi la accettiamo, gli altri no. Il 3 di maggio vengo informato che si giocherà sei giorni dopo, a Bologna. Verremo poi a sapere -pettegolezzi di corridoio- che in mancanza di meglio ed essendo comoda a tutte, la soluzione Bologna era già stata prevista ed accettata dalle squadre di Montecatini, Marostica, Bologna e ... Reggio Emilia, già qualificate ... o quasi.
Bologna organizza, ma non offre nulla: niente premi, niente vitto, niente alloggio, solo la sala di gioco e la prenotazione degli alberghi. A queste condizioni mi sono già permesso di anticipare che la Sst si potrà generosamente offrire di ospitare le finali del Campionato a squadre per i prossimi dieci anni. La Fsi, ci hanno detto, paga solo una notte di albergo, quella fra semifinali e finali, tra il 9 e il 10 maggio. Protesto un po', ma con comprensiva rassegnazione, la Federazione non ha grandi mezzi. Nel pomeriggio di venerdì 8 invece qualcuno comunica che sono a nostra disposizione stanze d'albergo anche per quella notte. Ora è vero che siamo in un'epoca in cui si deve reagire in tempo reale, ma se il teletrasporto esistesse non ci sarebbe nemmeno bisogno di un alloggio a Bologna. Io sono già lì, ovviamente Sarno, Sedina e Racioppo non potranno ormai partire che il mattino dopo.
Purtroppo per noi la data scelta per i play off risulta infelice al massimo: Lampic è a New York, io domenica 10 devo tenere una relazione ad un convegno, Molina è impegnato.
Comunque una squadra c'è, pronta a giocare, forse non troppo organizzata, forse un po' impreparata, non molto professionale, direi nel complesso simpaticamente poco seria, ma non sempre è un male. D'altronde un confronto oggettivo coi nostri avversari non ci fa certo sfigurare, anzi. Bologna ospita: è un circolo vero, ma palesemente assai meno attrezzato del nostro, però è vivo e giovane, e schiera in squadra tutti giocatori di Bologna più due forti G.M. stranieri ingaggiati per il Campionato, Palac e Zelcic (quest'ultimo assente nei play off). Non hanno pubblico, pur giocando in casa, ma sono noti per una forte coesione fra loro, che peraltro in quest'occasione non risalta in modo particolare. Marostica e Montecatini non hanno alla base un circolo, ma sponsor, e sono esclusivamente composte da professionisti. Senz'altro un bene per la diffusione degli scacchi in Italia, ove non si erano mai viste squadre così forti e compatte, ma debbo confessare che non era facile essere impressionati nemmeno dalla loro organizzazione: mi è sembrato solo un albore di professionismo, che di quest'ultimo ha cominciato a prendere i difetti senza aver ancora assimilato i pregi. In specie Marostica, con un Micheli capitano, padre e padrone dei suoi, mi è sembrata fra l'altro troppo nervosa. Ne ha tratto vantaggio Montecatini, con un simpatico capitano-sponsor-semplice osservatore.
La semifinale ci vede opposti proprio a Montecatini, che schiera Djuric, Efimov, Mariotti ed Arlandi. Inutile dire che sulla carta i più ottimisti ci danno poche speranze, ma proprio questo sarà il nostro errore, gravissimo, ci crediamo troppo poco, con più convinzione il risultato sarebbe potuto essere diverso.
DJURIC - SARNO
Djuric sceglie, col Bianco, un impianto senza pretese, che non dà nessun problema a Spartaco, poi valuta male la posizione e finisce col dover entrare in un finale con un pedone in meno, che purtroppo però riesce a pattare.
1. d4 Cf6 2. c4 g6 3. g3 c6 4.Ag2 d5 5. cd5 cd5 6. Cc3 Ag7 7. Ag5 Cc6 8. Af6 Af6 9.e3 e6 10. Cge2 Ad7 11. 00 00 12. Dd2 Tc8 13. e4 de4 14. Ce4 Ag7 15. Tfd1 De7 16. Cc5 b6 17. Cd7 Dd7 18. d5 ed5 19. Ad5 Tfd8 20. Rh1 Cb4 21. Ag2 Tc2 22.Dc2 Cc2 23. Td7 Td7 24. Tc1 Td2 25. Cc3 Ac3 26. Ac3 Tf2 27. Rg1 Td2 28. a4 Ce3 29. Af3 Rf8 30. Te1 Cc4 31. Ac6 Cd6 32. Tc1 Cf5 33. Af3 Cd6 34. Ac6 f6 35. c4 Cf5 36. c5 Cd4 37. cb6 ab6 38. Tc4 Re7 39. Ag2 Rd7 40. Tb4 Rc7 41. Tc4 Rd6 42. Tc8 f5 43. Tb8 Rc5 44. Tc8 Rb4 45. Tb8 f4 46. Tb6 Ra5 47. Tf6 Ce2 48. Rf1 fg3 49. Re1 Tb2 50. Tf7 Cf4 51.Ta7 Rb4 52. Tb7 Ra4 53. Tb2 Cd3 54. Re2 Cb2 55. h4 Rb4 56. Rf3 Rc5 57. Rg3 Cd3 58. Ae4 Rd4 59. Ad3 Rd3 ½-½
SEDINA - EFIMOV
Sulla Siciliana di Efimov Elena opta per un tipico impianto Maroczy, finendo con il rientrare in una variante più spesso originata dall'Inglese, ove forza l'avversario ad uno pseudo sacrificio di qualità, sfortunatamente più che compensato da un pedone e dalla coppia degli Alfieri. Il Nero così assume l'iniziativa e si avvia verso una vittoria che è presto apparsa inevitabile, ma che la tenacia e l'ingegnosità di Elena hanno per lungo tempo lasciato in discussione.
1. e4 c5 2. Cf3 e6 3. d4 cd4 4. Cd4 a6 5. c4 b6 6. Cc3 Ab7 7. Ae3 Cf6 8. f3 d6 9. Ae2 Cbd7 10. OO Ae7 11. Dd2 OO 12. Tfd1 Te8 13. Tac1 Tc8 14. a3 Dc7 15. b4 Db8 16. Cb3 Ad8 17. Af4 Ce5 18. Ae5 de5 19. c5 Ch5 20. c6 Tc6 21. b5 ab5 22. Ab5 Ae7 23. Ac6 Ac6 24. Ce2 Aa4 25. Tc3 h6 26. Db2 Cf4 27. Cf4 ef4 28.Tcd3 Da7 29. Ta1 e5 30. Td5 f6 31. Tc1 Ad7 32. Td3 Ae6 33. Cd2 Da6 34. Db1 Aa3 35. Tc7 Ac5 36. Rh1 Ta8 37. h3 Rh7 38. Cb3 Ae3 39. Rh2 Db5 40. Dd1 Ta3 41. Td8 Af2 42. Cc1 Ag3 43. Rg1 Te3 44. Cd3 Rg6 45. Td6 Aa2 46. Tcc6 Da5 47. Tc1 Da3 48. Td7 Ae6 49. Td6 Rh7 50. Cf2 Ab3 51. Dd2 b5 52. Td7 Ae6 53. Tdc7 Ac4 54. Cg4 Te2 55. Dd1 Te1 56. De1 Ae1 57. Te1 Da5 58. Cf6 Rg6 59. Ce8 De1 60. Rh2 Af7 0-1
MARIOTTI - RIVELLO
Mariotti sceglie di affrontare la mia Est Indiana con un tranquillo sistema posizionale di doppio fianchetto (da tempo Sergio non è più uso ai violenti attacchi della quattro pedoni che hanno reso famosa una sua partita contro Gligoric): io opto per una variante forse minore ma del tutto giocabile, che non lascia al Bianco più di un leggero vantaggio. Entrati in un finale pari, dopo alcune manovre incerte in mediogioco, il Bianco cerca di forzare, mi lascia delle occasioni di assumere l'iniziativa che io però non so cogliere, infine riesce solo a guadagnare un pedone, ma entrando comunque in una posizione di patta teorica.
1. d4 Cf6 2. Cf3 g6 3. g3 Ag7 4. Ag2 d6 5. OO OO 6. b3 Cbd7 7. Ab2 e5 8. de5 Cg4 9. c4 de5 10. h3 Ch6 11. e4 f6 12. Aa3 Te8 13. Cc3 Af8 14. Af8 Tf8 15. Dc1 Cf7 16. Td1 c6 17. Da3 a5 18. Td2 Db6 19. Ca4 Db4 20. Db2 Te8 21. a3 De7 22. Dc2 Cc5 23. Cb6 Ta6 24. Cc8 Tc8 25. Tb1 Taa8 26. b4 ab4 27. ab4 Ce6 28. c5 Td8 29. Tbd1 Td2 30. Td2 Td8 31. h4 Td2 32. Dd2 Dd8 33. Dd8+ Cfd8 34. Af1 Rf8 35. Ac4 Re7 36. Rf1 Rd7 37. Re2 Rc7 38. Re3 b6 39. cb6 Rb6 40. Ce1 c5 41. Cd3 cb4 42. Cb4 Rc5 43. Ae6 Ce6 44. Cd5 f5 45. ef5 gf5 46. Cf6 Cf8 47. g4 fg4 48. Re4 g3 49. fg3 Rd6 50. Rf5 Re7 51. Re5 Rf7 52. Rf5 h6 53. Cg4 Rg7 54. Ce5 Ch7 55. Cd7 Rf7 56. Ce5 Rg7 57. Cg4 Cf8 58. Cf6 Rf7 59. Ce4 Ch7 ½-½
RACIOPPO - ARLANDI
Racioppo si affida ad un Attacco indiano contro Arlandi, ma adotta un ordine di mosse poco convincente, ne deriva comunque un'interessante partita di attacco e contrattacco, in cui però il Nero è avvantaggiato ed emerge vincitore.
1. e4 c5 2. Cf3 e6 3. d3 Cc6 4. c3 d5 5. Cbd2 Cf6 6. De2 Ae7 7. g3 b6 8. Ag2 Aa6 9. e5 Cd7 10. OO Dc7 11. Te1 g5 12. h3 h5 13. g4 hg4 14. hg4 OOO 15. Cf1 Tdg8 16. b3 Cf8 17. a3 Cg6 18. b4 Ch4 19. Ah1 Rb8 20. Tb1 cb4 21. ab4 Ab7 22. b5 Cd8 23. Ad2 f5 24. C1h2 Cf3 25. Af3 Th4 26. Rg2 Tgh8 27. Th1 Cf7 28. d4 T8h7 29. gf5 ef5 30. Rg1 g4 31. Ag2 Ag5 32. Tc1 De7 33. c4 dc4 34. Ag5 Cg5 35. Dc4 De6 36. Ab7 Dc4 37. Tc4 Rb7 38. Rg2 Cf3 39. Thc1 Th2 40. Rg3 Cd2 41. Tc8 Ce4 0-1
Comunque siano andate le cose è stato bello esserci e credo sia stato importante per la Sst poter disputare quest'incontro. Con un po' più di fortuna, di convinzione e di organizzazione potremo rendere utile quest'esperienza per arrivare presto a vincere il titolo. Quest'anno invece il Campionato va meritatamente a Montecatini, che prevale in finale su Marostica grazie ad una vittoria di Arlandi su Ortega e che corona così un inseguimento al titolo durato alcuni anni e sempre contraddistinto da grande impegno e passione.
Roberto Rivello
Ed ecco anche, tratta dall'incontro Sst - Arzignano, una partita di Lampic: Teo, con il 100 per cento dei punti, ha avuto il rendimento migliore fra tutti i giocatori di prima squadra.
LAMPIC - NEGRO
1. e4 c5 2. c3 d6 3. d4 Cf6 4. dc5 Cc6 5. f3 d5 6. Ag5 de4 7. Dd8 Rd8 8. Cd2 h6 9. Af6 gf6 10. Ce4 a5 11. Ab5 f5 12. Cf2 Tg8 13. g3 e5 14. Cd3 e4 15. fe4 fe4 16. Ac6 bc6 17. Ce5 Rc7 18. Ce2 f6 19. Cc4 Ac5 20. Thf1 Ae6 21. Cd2 f6 22. Cb3 Ab6 23. Cbd4 Ad7 24. 000 Taf8 25. Cf4 Tfe8 26. Tde1 c5 27. Cd5 Rb7 28. Cf5 Af5 29. Tf5 Ad8 30. Tf7 Rc6 31. c4 Tg6 32. Ta7 Tg5 33. Rc2 Tf5 34. Te2 h5 35. Ta6 Rb7 36. Th6 Tg5 37. Th7 Rc6 38. Cf4 ... 1-0
Il pedone in più e i rimanenti del Nero isolati consentirono a Lampic di vincere dopo poche mosse il finale rapido.