La manifestazione a squadre più importante ed emozionante della stagione si è disputata a Darfo Boario Terme (BS) dal 7 al 13 aprile.
Parliamo ovviamente del CIS Master 2025, che anche per questa edizione ha visto impegnata la nostra compagine SS Torinese A.
Eccezion fatta per la prima scacchiera, che quest’anno ha visto il gradito ritorno del GM montenegrino Nikola Djukic, la squadra era composta interamente da ragazzi provenienti dal nostro vivaio. Stefano Yao, Enzo Tripodi, Silviu Pitica, Alessandro Davi e Alberto Rotondaro sono tutti nati e cresciuti scacchisticamente in via Goito 13. Per noi è motivo di orgoglio, e pazienza se non si riesce a competere per il podio. Per raggiungere gli obiettivi prefissati (titolo italiano o salvezza che sia), molte squadre scelgono di ingaggiare dei titolati per essere più competitive. È una scelta lecita che ogni circolo fa, e ognuno è libero di fare le proprio riflessioni.

L’obiettivo dei nostri era chiaramente salvarsi. La formula di questa edizione prevedeva un girone svizzero a 20 squadre con 4 retrocessioni. Una formula transitoria, in attesa della prossima stagione dove la FSI raddoppierà le squadre complessive del CIS, con la Master che dovrebbe essere a 24 squadre.
Ma ripercorriamo l’emozionante torneo dei nostri.
Al primo turno siamo pescati dalla forte Arzachess (giunta terza a fine torneo), che schierava pezzi da novanta come il GM francese Marc’Andria Maurizzi e il Campione Italiano Francesco Sonis. Tuttavia il match si metteva al meglio, con la veloce e brillante vittoria di Alberto Rotondaro in quarta scacchiera. Ottima posizione per Stefano Yao contro Sonis, mentre tra Paltrinieri e Pitica era bagarre tattica dagli esiti imprevedibili. Partita di sofferenza in prima scacchiera, dove però Nikola Djukic sembrava tenere. Poi il fattaccio. Allo 40ima mossa alcuni orologi smettevano di dare l’abbuono di 30 secondi, ma questo viene notato con molto ritardo da parte di tutti, così quando Stefano è il primo ad accorgersene oramai lo zeitnot gli aveva fatto sciupare un buon vantaggio. Arrivano gli arbitri per mettere a posto gli orologi, ma il chiacchiericcio che ne segue fa perdere la concentrazione ad un bel po’ di giocatori, tra cui il nostro Silviu, che purtroppo commette una svista e perde. Stefano pareggia, ma Nikola perde il finale, cosicché si perde il match di misura. Naturalmente non ci si può appellare solo allo sfortunato episodio degli orologi perché ha riguardato anche gli avversari, tuttavia è innegabile che possa aver influito su alcune scelte in zeitnot e disturbato la concentrazione.
Anche il secondo turno, contro Palmanova, inizia per il meglio, con la vittoria di Enzo in terza e il pareggio di Alberto in quarta. Purtroppo alla lunga perdiamo in prima e seconda, per cui arriva la seconda bruciante sconfitta di misura.
Rocambolesco anche il terzo turno, ma stavolta, fortunatamente, a nostro favore. Contro Dragone Master pareggia Stefano e perde Alberto. Nikola ha un leggerissimo vantaggio, ma Enzo si barcamena in un finale che sembra perso. Si continua a giocare finché l’avversario di Enzo prima sciupa, poi addirittura prende un’infilata e perde. Il pareggio di Nikola ci permette di pareggiare l’incontro. Un punto che fa classifica ma soprattutto morale, dopo le sfortune dei primi due turni.



Al quarto turno ci tocca l’ultima di tabellone, Arzignano. Le vittorie di Nikola in prima e Alberto in quarta sono di buon auspicio, ma Stefano incappa in un Giudo Caprio in forma stellare (che alla fine chiuderà con un sensazionale 8,5/9!), mentre Enzo sbaglia strategia di gara e perde contro l’esperto Christian Cacco. Un altro 2-2 che fa classifica, ma con la consapevolezza di un’occasione sprecata.
Al quinto turno siamo pescati da Chieti (non un sorteggio fortunato), che non stava giocando un Master memorabile, ma è pur sempre la terza di tabellone. Nikola in prima e Enzo in terza pattano in sicurezza, Alessandro (che per l’occasione indossa i doppi panni di capitano e giocatore) tiene bene contro Loiacono, mentre Stefano ha un grande vantaggio contro il MI Denis Rombaldoni, ma in una posizione tagliente. Purtroppo arriva ancora una volta una svista che fa perdere al colpo Stefano e la squadra. Non un torneo fortunato per il nostro Stefano, che probabilmente ha pagato un po’ qualche mese di inattività senza recuperare un perfetto stato di forma.




Sesto turno interlocutorio, con un veloce pareggio contro Ceriano (Moroni, Borgo, Podetti Lapiccirella) per smaltire le tossine del doppio turno e ricaricare le batterie in vista degli ultimi, decisivi, tre turni. Una scelta saggia da parte del nostro capitano Alessandro Davi. Qualcuno potrebbe obiettare che fosse un turno alla nostra portata, ma ci sono altre considerazioni da fare, come ad esempio la stanchezza della squadra, la necessità da parte di qualcuno (Stefano ad esempio) di riposare dopo aver giocato tutti i turni, e la probabilità di incontrare una squadra più morbida al massimo delle forze. Non ultimo, ricordiamo che Ceriano ci precede come Elo medio.
E difatti al settimo turno prendiamo Mimosa Elite, e vinciamo nettamente 3,5-0,5. Nikola Stefano e Alberto vincono tutti agevolmente, e solo Silviu si accontenta di pareggiare contro Sedina una posizione superiore. Una bella vittoria, che ci fa risalire decisamente in classifica e incrementa notevolmente i nostri punti scacchiera, di fondamentale importanza in caso di arrivo a pari merito.
Al turno 8 prendiamo Bologna. Uno scontro diretto che in caso di vittoria ci garantirebbe una salvezza in anticipo. Le belle vittorie di Nikola in prima e Enzo in terza purtroppo sono vanificate dalle sconfitte di Stefano e Alberto, per cui un altro pareggio che rimanda tutto all’ultimo turno. Ultimo turno che comunque affrontiamo con estrema fiducia, anche se il sorteggio ci riserva purtroppo la temibile Etna Scacchi, che tuttavia non aveva più niente da chiedere al torneo. I calcoli dopo cena portavano tutti alla stessa ragionevole conclusione: con il pareggio ci salviamo!
E così è stato. Quattro veloci patte all’ultimo turno ci hanno permesso di festeggiare senza troppi patemi una meritata salvezza.




Retrocedono Arzignano, Mimosa, Ceriano e UST Trento. I nostri 18 punti scacchiera ci hanno messo al riparo da qualsiasi sgradita sorpresa nell’arrivo ex-aequo a 7 punti, dove siamo risultata la squadra meglio piazzata.
La lotta per il titolo ha visto prevalere la favorita della vigilia, ossia Lazio Scacchi (16 punti su 18 disponibili) che schierava il numero 1 del torneo, ossia il russo (ora tesserato serbo) Alexey Sarana.
Al secondo posto la meritevole Partenopea (15/18), una squadra molto compatta che ha dato filo da torcere fino all’ultimo turno.
L’assenza della corazzata Padova, che aveva monopolizzato la manifestazione negli ultimi anni, ha reso molto incerta ed entusiasmante la lotta per il titolo, ma alla fine la classifica è abbastanza giusta, visto che Lazio è stata la più continua mantenendo per tutti i turni la testa del torneo.
La Sst ha seguito con molto entusiasmo il torneo dei nostri ragazzi. Sono state organizzate delle dirette delle partite (settimo e nono turno) e dei report notturni dopo ogni giornata (il TG Master della notte) con le voci dei protagonisti. Nonostante la tarda ora (il TG andava in onda alle 23.30) più di 20 soci si sono collegati ogni notte nella stanza Zoom con Enrico Pepino. Un bel segnale di attaccamento al circolo e interesse per i nostri giovani protagonisti di un ottimo torneo.
Un ringraziamento particolare va al nostro Capitano Alessandro Davi e al nostro Presidente Renato Mazzetta. Il primo ha gestito ineccepibilmente un torneo così difficile e lungo, restando sempre lucido nei momenti cruciali. Il secondo si è speso tantissimo per fornire come sempre il massimo supporto a tutti i livelli.
Un grazie anche al fotografo Pietro Gallo, autore dei bellissimi scatti che hanno immortalato i nostri ragazzi alla scacchiera.




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