Fin dalla sua prima edizione del 1996, “Scaccomatto” si è imposto come evento peculiare ed ha tracciato una strada seguita poi dalle più importanti manifestazioni europee. Inoltre ha fatto conoscere in tutto il mondo Torino, anche come città attenta e sensibile al movimento scacchistico, portandola nel 2006 all’onore di ospitare le Olimpiadi degli Scacchi.
Ma da allora il cammino è continuato, e oggi la necessità di proseguire lungo quel percorso iniziato con un piccolo passo ormai quattordici anni fa è più viva che mai.
L’idea centrale di “Scaccomatto” è di riunire e dosare tra loro, come in una ricetta di alta gastronomia, gli interessi tecnici e culturali, troppo spesso distinti e scarsamente comunicanti, che hanno il mondo degli scacchi come denominatore comune: da una parte l’agonismo di vertice, l’agonismo amatoriale, i tornei giovanili, dall’altra la scienza, la letteratura, l’arte, la storia.
Tutti insieme questi interessi sono in grado di amplificare l’evento e calamitare sulla manifestazione e conseguentemente sugli scacchi l’interesse del pubblico, dei media e degli sponsor.
Le pagine delle varie edizioni
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