Parte la rubrica del Maestro e giornalista Mauro Barletta sul Torneo dei Candidati che ieri ha preso il via a Ekaterinburg (Russia). Mauro commenterà per noi lo sviluppo del Torneo con la sua inconfondibile sagacia.

“Finalmente una partita interessante”. Questo ho pensato quando, stamattina, mi sono collegato a uno dei siti che trasmettono la diretta del Torneo dei Candidati e ho visto 1. g4 (!) come prima mossa della Ding Liren – Wang Hao. Purtroppo il mio entusiasmo è stato di breve durata. Non so se 1. g4 sia stata una burla o una prova tecnica di trasmissione. Sta di fatto che Ding, nella realtà, ha giocato 1. c4 ricacciandomi nel solito tran tran.

Vabbé, il Torneo dei Candidati merita di essere seguito anche se nessuno degli otto protagonisti di Ekaterinburg – sono pronto a scommettere – ricorrerà all’apertura di Grob.

Fra tre settimane, salvo complicazioni, sapremo chi sarà lo sfidante di Magnus Carlsen, il quale, per ingannare l’attesa, si è messo a fare il commentatore in diretta video (lo trovate su chess24.com).

Ci prendiamo licenza di sorvolare sull’opportunità o meno di disputare la tenzone per il caso Coronavirus e passiamo subito a quanto hanno prodotto le quattro scacchiere.

Fino a qualche mese fa uno dei miei favoriti era Ding, che oggi ha confermato la mia scarsa attitudine ai pronostici perdendo sonoramente dal connazionale Wang Hao. Un punto in classifica anche per Nepomniatchtchi, che ha sconfitto Giri in una partita dall’andamento insolito ma interessante in ogni sua fase, compreso il finale di Donna contro Torre.

L’altro dei miei favoriti è ovviamente il vicecampione del mondo, Fabiano Caruana, che oggi ha pareggiato agevolmente di nero con Vachier-Lagrave padroneggiando alla grande una variante della Spagnola alla moda. Grischuk ha affrontato Alekseenko, considerato un po’ la cenerentola del torneo perché ammesso grazie alla wild card (le polemiche non sono mancate), e l’impressione è che abbia sciupato qualcosina dopo essere piombato in uno dei suoi soliti zeitnot.

Non sono tempi normali e lo sappiamo tutti. L’emergenza Coronavirus è costata ai due cinesi contrattempi e cambi di programma (la loro preparazione ne avrà risentito? E’ possibile, ma è presto per dirlo). Vachier-Lagrave, poi, è stato ripescato all’ultimo momento dopo il forfait di Radjabov, che ha lamentato scarsissima attenzione sul fronte della tutela sanitaria. Ma gli organizzatori affermano di avere preso ogni contromisura possibile in un crepitare di check-point, divieti, consigli, indicazioni, disinfettanti e mascherine. La capacità degli scacchisti di concentrarsi e di dimenticare è leggendaria. Vedremo.

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