Con grande sorpresa, ho ricevuto un invito da parte della FSI per partecipare a questo torneo. Con piacere e orgoglio, ho accettato. A quasi 60 anni e senza essere un giocatore titolato, probabilmente questo sarà l’unico invito che riceverò nella vita.

Anche se questo torneo è stato trascurato dai principali giocatori italiani, è stato onorato dalla presenza dei Maestri FIDE Giuseppe Lettieri e Tullio Mocchi, entrambi di chiara fama. Voglio togliervi subito la suspense… non è stato uno di loro a emergere come campione italiano! Un giovane siciliano, con una forte determinazione, li ha sconfitti! Il suo nome è Pietro Savalla, e mi piacerebbe raccontarvi di lui in un altro articolo. Giuseppe Lettieri si è prontamente rifatto il giorno successivo nel torneo Blitz vincendolo in modo netto.

Per un comune mortale come me, non c’è stato nulla da fare. Ma l’intero evento è stato organizzato in modo impeccabile, con dieci postazioni PC molto confortevoli. Le partite in modalità “ibrida,” con arbitri presenti, sono state piacevoli e divertenti. Nessuno di noi era completamente abituato a giocare in questo modo, io stesso, più di una volta, mi sono chiesto se non sarebbe stato meglio sedersi di fronte a una scacchiera di legno per sfidare il mio avversario, ma il gioco era proprio questo: giocare su un PC.

Oltre agli errori dovuti alla mia modesta abilità scacchistica, ho dovuto fare i conti anche con le scivolate del mouse! Inoltre, il tempo sembrava scorrere molto più velocemente rispetto a un tradizionale orologio da torneo manuale. Nel complesso, è stato un evento molto divertente e piacevole. Alla fine della serata, se non fosse stato per l’arbitro e per mia moglie (che desiderava cenare), avremmo volentieri affrontato anche il girone di ritorno!

Dalle nostre postazioni, pensavamo ai giocatori più rinomati che si sfidavano per il campionato italiano su una scacchiera tradizionale. Era chiaro fin da subito che il loro modo di giocare forse rappresentava il passato, mentre noi probabilmente eravamo il futuro. È un peccato che i cambiamenti suscitino sempre molta paura, e di conseguenza, molti maestri e titolati abbiano preferito il vecchio gioco a tavolino. Tuttavia, è importante ricordare che gli scacchi entreranno alle Olimpiadi in modalità online, e questo sarà il futuro. Anche noi più anziani dovremmo adattarci. Per dirla tutta, questa innovazione è stata molto divertente.

Se il prossimo anno ci sarà ancora questo “snobbamento”, invitatemi di nuovo. Ci sarò!

 

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Luigi Di Muro

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