Naturalmente sapete che due giorni fa Caruana era a Shamkir in Azerbaigian in un torneo fra i meglio organizzati da sempre, con un ufficio stampa da leccarsi i baffi, dirette video via Internet da guardare commossi, coccolato da organizzatori, giornalisti, arbitri, con avversari di livello immenso.

Insomma attualmente il massimo di tutto in giro per il mondo e oggi, 2 maggio ore 15.30, ha spinto il suo pedone di Re contro il GM Erdos qui a Condino, nella squadra di Padova. Se sappiamo ancora fare due più due si capisce perché in Italia lo vediamo raramente e ancora di meno lo vedremo in futuro. 

Non è possibile, oggi, da noi avere interlocutori credibili e interessati per provare ad organizzare manifestazioni di quel livello. Ma diciamocela tutta: non ci sono nemmeno organizzatori (me compreso, sia chiaro) in grado di proporre quegli standard organizzativi.

E così il Fabiano nazionale ce lo potremo solo più godere a sprazzi. Qui perché ingaggiato per poche partite o, in altre situazioni, magari come ospite d’onore o simultaneista. Non illudiamoci!

E anche per la Fsi sarà sempre più difficile trovare i soldi da dargli quale borsa di studio per farlo giocare, nei tornei più affascinanti in giro per il pianeta, con il tricolore a fianco al nome e conseguentemente magnificarne le gesta e la classifica sempre più prestigiosa al CONI, che ci tiene. Eccome se ci tiene. Ma è il solo!

Ecco anche questo è un punto dolente: abbiamo avuto (per caso e per pochi soldi, ammettiamolo) un probabile pretendente, in un futuro nemmeno troppo lontano, al titolo mondiale e non siamo stati capaci di gestirlo quando era possibile: né  direttamente né indirettamente. Sempre “stipendiato” e mai vincolato a giocare tornei o ad obblighi di comunicazione per aiutare il movimento in un avvitamento virtuoso che però doveva essere studiato a tavolino, programmato e gestito.

E adesso? Adesso che è lontano anni luce dalla realtà nostrana ma paradossalmente più appetibile per i media in quanto non più speranza ma protagonista acclarato?

Non una frase, una fotina, una nota sui giornali delle sue continue performance. Niente!

E allora che mi lamento a fare?

Abbiamo quello che ci meritiamo. Tutti! E godiamocelo fin che dura.

E poi, probabilmente, sono il solo a sentire, vedere e parlare di questa stridente e declinante situazione: le tre scimmiette sono sempre attuali!  

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