E’ ritornato l’appuntamento annuale del piccolo e grande torneo di scacchi di San Mauro Torinese. “Piccolo” non solo perché non ha ancora compiuto la maggiore età (siamo alla diciassettesima edizione!), ma perché porta ancora con sé lo spirito della sua nascita.

Nel 1997 un piccolo gruppo di appassionati organizzava per la prima volta questo evento che coinvolgeva scacchisti di tutti i livelli: dai ragazzini alle prime armi a vecchi giocatori esperti che riscoprivano la scacchiera dopo anni di astinenza. Era un gruppo di amici che voleva misurarsi in una competizione che avesse il gusto non solo della sfida, ma anche dell’incontro e della condivisione per una passione vera. Lo scacchista che partecipa al torneo di San Mauro alterna le partite a sorrisi, strette di mano, nuove conoscenze, incoraggiamenti e tifo per gli avversari. Questo è sempre stato lo spirito. E’ sempre bello ricordare che le prime edizioni del torneo si svolgessero in un gazebo di un bar col ricorrente diluvio primaverile e chiunque, vedendo la scena, si sarebbe chiesto come si potesse giocare a scacchi con quel frastuono: le gocce sul gazebo, qualche tuono e il freddo. Ma per i giocatori era come nulla fosse… nessuno pareva accorgersene. Bastava giocare, in fondo. E divertirsi. 

“Grande” perché dalla prima edizione, da quel primo gruppo di venti appassionati, il torneo di San Mauro conta oggi più di cento iscritti divisi in quattro categorie di gioco: due per le scuole elementari, una per le medie e una per le scuole superiori e gli adulti. Coinvolge ragazzi e adulti di Torino, San Mauro, Settimo, Chivasso, Moncalieri e Leinì. E’ diventato grande grazie anche alla partecipazione della Scacchistica Torinese che porta moltissimi ragazzini alle prime armi che vogliono iniziare a misurarsi sulla scacchiera.

Ma prima di diventare davvero grande e compiere la maggiore età, godiamoci il resoconto scritto da Piero Lionetti della diciassettesima edizione, sicuramente ancora una volta con lo spirito giusto: quello di chi muove i pezzi col gusto romantico del gioco, del rispetto per l’avversario e della voglia di partecipare alla festa di quei giocatori che tramutarono in realtà un piccolo sogno. 

Matteo Moglia

Sabato 12 aprile nella sede della palestra Nino Costa i presenti erano più di 90 divisi nei soliti 4 tornei praticamente tutti vinti da “bambini”. Proprio così, perché guardando la classifica del Torneo degli Adulti, non possiamo non evidenziare il successo di Samuel Franconieri, studente all’Avogadro, che ha iniziato a giocare a scacchi in seconda elementare presso la scuola Gambaro. Qui erano seduti a giocare parecchi genitori dei bambini schierati negli altri tornei che si son resi ben conto di quanto sia facile perdere i pezzi così come accade magari ai loro figli!

Il Torneo delle Medie è stato dominato dai ragazzi della scuola Nigra, e il dato non sorprende granché visto che quest’anno hanno vinto i Provinciali dei Campionati Sportivi Studenteschi. Su tutti Denis Fedorca (la “riserva” della squadra!) che ha fatto l’en plein.

Il Torneo riservato ai bambini di quarta e quinta elementare è stato ridominato come lo scorso anno dal “furetto” Enzo Tripodi, plurivincitore di tornei simili alla Sst, che, per la felicità di tutti gli avversari, il prossimo anno andrà alle medie! Collegno piazza per la prima volta a mia memoria un suo giocatore in classifica, secondo, infatti, quel Matteo Gatti che quest’anno ha saltato tutti i livelli presentandosi direttamente al Preagonistico della Sst con ottimi risultati. Terza la giudiziosa Federica Vellano che solo lo scontro diretto con Tripodi ha retrocesso al terzo posto.

Leonardo Catalano, 9 anni di entusiasmo, ha prevalso nel torneo riservato alle prime tre classi elementari. Reduce con la sua Squadra della scuola Pellico di Torino da un brillante terzo posto ai Regionali di Novara dei Campionati Sportivi Studenteschi, ha superato all’ultimo turno i promettenti Alberto Rotondaro e Nicolò Cavallone. Quest’ultimo, in particolare, è entrato nel circuito degli scacchi solo a inizio gennaio di quest’anno usufruendo delle 10 ore di corso finanziate dal Comune di Collegno, presso la sua Scuola, la Moglia. Dopodiché, ha provveduto ad organizzare una squadra della sua classe per i Provinciali di Torino dei Campionati Sportivi Studenteschi, e s’è buttato a capofitto a giocare, tutti i giorni, per recuperare il gap. Da evidenziare il successo di partecipazione in questo torneo forte di 21 giocatori che evidentemente hanno apprezzato la divisione per classi.

Alla fine tutti premiati, caratteristica costante del torneo, per il ricordo e la felicità di tutti e un arrivederci al prossimo anno!

Piero Lionetti


NB: Matteo Moglia è il Presidente della Sezione Scacchi del Gruppo Europa 2000  di San Mauro e figlio di Enzo Moglia, l’ideatore della manifestazione.

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