Per il secondo anno consecutivo un drappello di cinque soci è partito (e tornato) alla volta di un’insolitamente mite Normandia. Alessandro Davi, Andrea Macheda, Edoardo Manino, Alessandro Villa e l’immancabile presidente-autista Michele Cordara hanno giocato il nono festival internazionale di Dieppe. Undici ore di macchina, un paio di giorni di svago lungo la costa d’alabastro per riprendersi e via con nove turni dal 25 al 31 Agosto (due doppi turni, purtroppo).

Diciamo subito che le cose non sono andate bene come l’anno scorso. Nell’Open B sbarrato sotto i 1800, Alessandro Villa era secondo in tabellone e ovviamente ci si aspettava almeno un podio (a dire la verità non ci limitavamo ad aspettarcelo, ma glielo dicevamo proprio!). Giocare da favoriti però non è mai facile e già al secondo turno, complice un pedone avvelenato catturato con troppa leggerezza, perdeva col Bianco. E dopo tre vittorie che lo rimettevano in sella per la lotta ai primi posti, seguiva una seconda sconfitta e poi una patta all’ultimo turno. Chiude con un 6,5/9 non appagante visti gli avversari, speriamo sia tutta esperienza per il futuro.

Nell’Open A che vedeva ai nastri di partenza ben quattro GM e undici MI, Andrea Macheda sembrava destinato ad un grande torneo dopo la patta al primo turno con la grande maestro femminile Dolzhikova e il buon gioco mostrato contro il maestro internazionale Mladenov. Il punto perso al sesto turno con un giocatore meno quotato tuttavia, bilanciava l’acuto iniziale e Andrea chiudeva con 4,5/9 e solo una manciata di punti Elo guadagnati. Grandi rimpianti anche per Davi: mezzo punto gettato alle ortiche contro l’MI Shirazi al secondo turno e la sconfitta finale contro il solito ragazzino in ascesa rovinavano un torneo condotto bene dove aveva ottenuto altre due patte contro MI e lo bloccavano a 5/9.
Senza parole i risultati di Cordara e Manino: entrambi costretti al pigna-pollo per sei turni a causa dello svizzero accelerato, non riuscivano poi a ritrovare la via della vittoria negli ultimi tre. Il primo chiude con tre patte a 4,5/9 mentre il secondo perde svogliatamente due partite e chiude con una patta-maratona di 128 mosse che ha l’unico difetto (o merito?) di aver ritardato la premiazione e il ritorno a casa della truppa.

Vince il torneo il GM Istratescu con un impressionante 8,5/9 e performance da 2879 concedendo solo una patta all’altrettanto in forma GM norvegese Agdestein che chiude con 8/9 e un punto e mezzo di distacco sui nove(!) inseguitori.

Tutti i risultati del festival si possono vedere sul sito http://www.echiquier-dieppois.net/.

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