Spotorno: promossa la Sst da A2 in A1; Santa Margherita Ligure: promossa la Sst da B ad A2; CIS regionale: promossa la Sst junior in C; via Goito: torneo delle scuole elementari con 40 partecipanti. Ma quanti circoli in Italia possono passare una domenica con tutte queste iniziative (e soprattutto con questi risultati) in contemporanea?

Probabilmente nessuno! E se pensiamo che c’è chi non si ritiene gratificato anche solo dal poter dire di essere parte della Sst, beh, come si dice: non ci merita proprio!

Oggi ci occuperemo del raggruppamento di Spotorno, degli altri eventi scriveremo nei prossimi giorni così da mantenere la promessa di un articolo al giorno, come da editoriale di ieri.

La sede di gioco

Organizzato dal Comitato Regionale ligure (un bravo al presidente Ivaldo e all’arbitro Biancotti) nelle sale del centro turistico di Spotorno si è disputato il raggruppamento del girone 1 della serie A2. Buone condizioni di gioco, la Sala Palace del centro del turismo della località ligure; buone convenzioni con l’Hotel Corallo a pochi metri dalla sede del raggruppamento e con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Buoni i risultati.

Ecco la cronaca turno per turno scritta dal Direttore Tecnico della Sst.

Michele Cordara

 

Ce l’abbiamo fatta! Al terzo tentativo la SS Torinese B riesce a scalare il gradino che la porta dalla A2 in A1. Promozione soffertissima, ma assolutamente meritata, sia per il gioco espresso (sempre fresco e propositivo), sia per l’incredibile compattezza di un gruppo di amici-scacchisti. Cinque giocatori dello stesso livello (Gallucci, Sorcinelli, Pepino, Davi, Melone) sono un bel vantaggio rispetto a concorrenti che probabilmente non avevano ‘riserve’ all’altezza dei ‘titolari’: nella nostra squadra tra la prima scacchiera e la quinta vi erano appena 50 punti di differenza, vale a dire che la forza complessiva della squadra restava inalterata indipendentemente da chi riposasse. Ma l’ordine di scacchiera non era casuale o esclusivamente in funzione dell’Elo: si decideva per Gallucci in prima perché è il più imprevedibile, poi tre ‘esperti’ nelle scacchiere centrali (particolarmente adatti negli incontri a squadre), e il più aggressivo (Melone) in ultima. I risultati ci hanno dato ragione, ma credo che la scelta sarebbe stata comunque la più oculata.

1° turno: derby contro Cordara, De Barberis, Fuggetta e Finocchiaro. Davi offre di riposarsi, quindi ci schieriamo con Gallucci, Sorcinelli, il sottoscritto e Melone. Dopo l’apertura solo io esco con un piccolo vantaggio, ma Zorch arranca un po’ con De Barberis, mentre Gallucci-Cordara e Finocchiaro-Melone restano molto tese. Poi pian piano Sorcinelli risale la china, Gallucci entra in un finale superiore ed io conservo il lieve vantaggio. A questo punto si ‘ordina’ a Melone (in grave zeitnot) di dare il perpetuo nonostante l’attacco promettente, e dopo poco i nostri avversari mollano un po’, permettendoci di incamerare i 3 restanti punti.

2° turno: siamo contro Cogne (Marguerettaz, Guerrieri, Yeuillaz e Baloire). Riposa Gallucci perché abbiamo ritenuto che contro il giovane e preparato Marguerettaz occorresse più esperienza, quindi ci schieriamo con Sorcinelli, Pepino, Davi e Melone. La mia partita si mette subito bene, visto che esco dall’apertura con una promettente iniziativa mentre sulle altre scacchiere nulla di chiaro. Poi Francesco prende un bel rischio dando l’Alfiere Dragone sul Cc3 in cambio di gioco attivo sulla colonna c. La scelta si dimostra azzeccatissima, perché Marguerettaz perde il filo del gioco permettendoci di incassare il primo punto. Dopo 2 min riesco a dare matto anch’io, quindi 2-0. Nuovo ordine a Melone di pattare un finale pari, quindi vittoria in tasca. Davi, peccato, commette alcune imprecisioni ed entra in un finale inferiore che Yeuillaz con buona tecnica porta a casa.

3° turno: ci tocca l’ostica Ruta (Ianniello, Wollenweber, Almonti e Altieri). Riposo io, perché patisco i doppi turni e non sono al top dopo lo sforzo in mattinata, quindi ci schieriamo con Gallucci, Sorcinelli, Davi e Melone. Da fuori si soffre (alla faccia del turno di ‘riposo’) e dopo l’apertura si soffre ancora di più visto che Francesco non ne esce benissimo, mentre sulle altre scacchiere la situazione è ancora incerta. Ovviamente si confida sul Melone opposto ad una 1N, e difatti dopo un po’ Antonio va a star meglio e la faccia scoraggiata del suo avversario ci ha fornito con 2h di anticipo il risultato sulla quarta scacchiera. Qui diventa protagonista Sorcinelli, poiché compie una scelta molto pratica da giocatore esperto, preferendo dare la qualità per un certo controgioco piuttosto che soffrire in una posizione senza prospettive. Gallucci in ristrettezza di tempo accettava la proposta di patta (su mio consiglio). Scelta rischiosa, perché ora il 2-2 era una concreta prospettiva, ma confidavo nelle capacità di Francesco, che difatti costringeva l’avversario a dare il perpetuo. Il Melons intanto porta a casa un punto mai in discussione, e dunque l’avversario di Davi doveva forzare una posizione incerta. Come spesso avviene in questi casi, il rischio si paga caro, e Alessandro con tecnica ed invidiabile self-control porta a casa il punto del 3-1.

4° turno: scontro diretto contro Savona (a punteggio pieno come noi) che schiera ovviamente la formazione-tipo con Pesce, De Florio, Topczewski e Gioseffi. Si decide di far riposare Francesco, sia perché ci ha detto di patire De Florio col Nero, sia perché oggettivamente stanco. I nostri avversari sono molto sorpresi, poiché si aspettavano il riposo di Melone, così la loro preparazione notturna sulle ultime scacchiere saltava completamente. Gioseffi in quarta (su cui Savona puntava) si ritrova davanti Melone, che non è esattamente il cliente ideale per impostare un gioco aggressivo. Infatti dopo l’apertura Antonio prende l’iniziativa e guadagna un pedone netto, con buona pace delle speranze di Savona. Intanto anche per Gallucci si mette molto bene dopo l’apertura, sia per la buona preparazione serale (su indicazioni del sottoscritto), sia per la sua giornata di grazia. Pesce viene letteralmente tramortito, e abbandona dopo meno di 2h complimentandosi con Alessio. Per noi è tutto in discesa, visto che ci basta anche il 2-2 in virtù di più punti scacchiera e di un turno finale sulla carta più agevole del loro. Intanto Davi entra in un finale con un pedone in meno, mentre la mia posizione è ancora incertissima. Lo zeitnot mi premia (buon segnale, visto che non succede spesso) e ne esco con una qualità netta di vantaggio. Continuo a guardare Melone che ha un vantaggio abissale, e non appena Gioseffi abbandona, propongo patta per sancire il risultato. Davi poi perderà, ma solo la partita e non il sorriso è fatta!

5° turno: con 2 punti di vantaggio sui secondi, ci tocca Sarzana (già retrocessa). Si decide di proporre il 2-2,

anche a costo di sacrificare un po’ di Elo. Riposa Melone dopo un divertente conciliabolo a pranzo, che ovviamente resterà tra noi…

Cosa possiamo dire dell’altra squadra? Poco per non togliere il gusto piacevolmente zuccherino di quanto sopra: era stata messa in campo una formazione che necessitava al minimo della presenza di 5 se non di 6 giocatori essendoci molti giocatori di “esperienza” che faticano a reggere i 5 turni in 3 giorni. Invece prima sono rimasti in quattro (Cordara, De Barberis, Fuggetta, Finocchiaro) per defezioni varie (mi permetto di commentare semplicemente che anche se sono solo scacchi un impegno è un impegno e al limite se uno ha dei dubbi non si fa nemmeno mettere in elenco visto che non costringiamo nessuno..) poi addirittura in tre per le coliche renali alle quali ogni tanto il presidente è soggetto, con annesso pendolarismo fra scacchiera e pronto soccorso. Nonostante tutto questo siamo arrivati, soprattutto grazie al buon livello di gioco e di serietà espresso da Gianluca Finocchiaro che non ha perso una partita, a giocarci la permanenza in A2 all’ultimo turno nello spareggio salvezza con Cogne. Purtroppo l’abbiamo perso ma, ricominceremo!

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