Anche quest’anno la stagione didattica della Sst prevede, come fiore all’occhiello, tre stage ad inviti con titolati di fama internazionale.

Il 17 dicembre c’è stato il graditissimo ritorno del Grande Maestro Michele Godena, che già a febbraio aveva tenuto un seminario presso i nostri saloni (link). La formula è quella tradizionale, ossia una full immersion domenicale di cinque ore, equamente divise tra mattino e pomeriggio.

Il seminario era rivolto ai nostri juniores di vertice, ma eccezionalmente è stato aperto anche ad alcuni ragazzi che si sono particolarmente segnalati nell’ultimo periodo quanto a risultati, impegno e raggiungimento di categoria. Un riconoscimento-premio che non può che stimolare gli stessi, ma anche chi, per varie ragioni (numero, età, categoria, ecc.), non è stato invitato. Uno sprone a far meglio e a guadagnarsi l’invito per i prossimi appuntamenti (ne sono previsti altri due per questa stagione).

Il livello del seminario è stato decisamente alto, con Michele che ha calibrato i suoi interventi a livello 1N/CM. Un ulteriore stimolo per i più piccoli, che iniziano a capire cosa sono gli ‘scacchi seri’ .Sorridente

Il tema trattato è stato il pedone isolato, un argomento molto caro a Godena, anche perché spesso rientra nel suo repertorio da torneo. Il trattamento è stato molto moderno, con particolare attenzione alle potenzialità dinamiche dell’isolano (termine coniato dal grande Capablanca). Si è spaziato tra esempi classici (Smyslov, Karpov, Kortschnoj), moderni (Carlsen, Kramnik, Anand), e dalla pratica personale di Michele (ricordiamo alcune sue celebri Siciliane Alapin, di cui è riconosciuto unanimemente uno specialista). Entusiasmo alle stelle tra i ragazzi, affascinati dal misto di tecnica e tattica che racchiude questo tema così affascinante.


Il MF Stefano Yao era ovviamente tra i presenti, e di seguito ci propone un breve estratto del seminario: un interessantissimo studio e una perla combinativa di Michele.

N.B.  I lettori attenti hanno sicuramente trovato analogia con la partita Adams-Torre, New Orleans 1920 (link), dove Adams sfrutta maestosamente la debolezza dell’8a traversa con una spettacolare combinazione che parte con 17.Axf6!, 18.Dg4!, 19.Dc4!!, 20.Dc7!!, 21.a4!, 22.Te4!, 23.Dxb7!

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