Si racconta che Veni, vidi, vici venne detto da Giulio Cesare qualche millennio fa, ma lo si può sicuramente attribuire ad alcuni ospiti che vengono a giocare il tradizionale torneo d’inizio anno alla SST.  L’anno scorso fu il turco Ilker Hanci che trionfò nell’Open B. Quest’anno è stato il lucchese Ermanno Pacini ad imporsi nell’Open A.


È assolutamente vero che si gioca a scacchi per i propri obiettivi e non per chi guarda. Sta di fatto, tuttavia, che l’Open A di cui sopra non abbia certo brillato per combattività, anche se probabilmente il N.1 del tabellone e favorito della vigilia, Francesco Sorcinelli, sconfitto due volte, avrebbe qualcosa da obiettare sull’opinione appena espressa.

Casi particolari a parte, il mero dato mostra che primi quattro (Ermanno Pacini, Gianluca Finocchiaro, Mirko Lizzul e Luca Fassio – gli ultimi tre in questo preciso ordine nella foto sotto) abbiano tutti finito il torneo imbattuti (evento moderatamente raro per i tornei alla SST), e che ben quattro delle ultime sei partite giocate sulle scacchiere elettroniche si siano chiuse con rapide patte.

In pratica, sono state contrastate soltanto le partite Finocchiaro-Sorcinelli e Pacini-De Barberis, e le vittorie del Bianco nelle due partite han finito per sancire gli eventi più importanti: l’esclusione di Sorcinelli dai premiati (già sconfitto da De Barberis al terzo turno) e la vittoria dell’ospite lucchese.

Completano l’elenco dei premiati Gianmario Parisi (quinto assoluto), i vincitori dei premi di fascia, Davide Garbezza (<2000), Leonardo Catalano (<1800) e Spartacus Munoz (<1600), e il primo degli Under-16 non altrimenti premiato, Matteo Gatti.


L’Open A è stato vinto dal N.3 del tabellone e la stessa cosa si è avuta nell’Open B, anche se qui la cosa ha fatto un tantinello più rumore. Ha vinto infatti Giulio Agresta, che solo a maggio compirà dodici anni, e, immediatamente sotto il podio, occupato da Andrea Lo Curto (l’unico capace di imporre la patta al vincitore) e Adriana Longu (che ha migliorato il quarto posto dello scorso anno), troviamo un altro under-12 come Francesco Monni (primo per la categoria <1500) e uno come Fabio Bettassa (primo per la categoria <1400) che i dodici anni li ha compiuti da poco più di due mesi. La prestazione eccellente di questi giovanissimi ha permesso a Luca Daffara di vincere il premio per il miglior Under-16, e chissà se gli darà più soddisfazione questo o il rating FIDE ottenuto al suo primo torneo ufficiale.


Tornando al piccolo vincitore (nella foto qui a sinistra durante la partita con Lo Curto, N.1 del tabellone e secondo classificato finale), al di là della giovanissima età per vincere un torneo, al di là di averlo fatto con uno splendido 5½ su 6, c’è anche da segnalare la promozione in terza nazionale, un obiettivo che all’inizio dell’anno scorso sembrava lontanissimo (il suo punteggio di merito era appena 1145!) e che, vittoria dopo vittoria, risultato dopo risultato, si è concretizzato all’inizio del nuovo anno.


I numeri della manifestazione hanno visto un leggerissimo ribasso rispetto al 2018 (un iscritto in meno a torneo), un prezzo che si deve probabilmente pagare per un torneo che, finendo esattamente il giorno dell’Epifania, ha  davvero tante incertezze tra cui giostrare (meglio iniziare il 3 gennaio? meglio fare piu` doppi turni? meglio accorciare il torneo?).

Sarebbe interessante ottenere qualche opinione al proposito da chi il torneo l’ha giocato e, soprattutto, da chi invece vi ha rinunciato.

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