Da qualche annetto a questa parte nello Stato confinante con il nostro hanno preso la simpatica abitudine di fare un torneo di scacchi apposta per i torinesi. E i torinesi, come avviene puntualmente da qualche annetto a questa parte, hanno detto sì.

D’altra parte Cannes è sempre Cannes: bello il posto, buono il clima, contenuti i prezzi (basta fare un pochino di attenzione) e, soprattutto, soddisfacente l’organizzazione, cosa che per gente abituata a standard qualitativamente stratosferici come i nostri non è di poco conto.

I signori Barletta, Giacometto, Mazzetta, Melone e Sorcinelli (in rigoroso ordine alfabetico) hanno colonizzato il torneo B e alcuni di loro, un po’ per l’Elo un po’ per l’esperienza, si sono seduti alla scacchiera beneficiando persino dei favori del pronostico. Dopodiché è andata come è andata. Nessuno ha vinto il torneo, qualcuno è andato bene, altri benino e altri ancora se la sono cavata meglio a carte o a tavola. D’altra parte, si sa, all’estero non ti regalano mai niente: fra bambini pestiferi, giovani in carriera e vecchi mestieranti c’è sempre qualcuno che rompe le uova nel paniere. Diciamo che Sorcinelli (7 su 9) si è fatto onore ed è arrivato terzo grazie a una patta da vero combattente nel turno conclusivo; aggiungiamo inoltre che Melone (6.5 su 9) è stato uno dei protagonisti assoluti fino a una dolorosa sconfitta nell’ottava partita. E stop. Sul resto, dove troviamo un campionario di défaillance fisiche, farmaci, distrazioni, strafalcioni, sacrifici sballati e occasioni mancate, possiamo stendere un velo.

Cos’altro dire?

Beh, che Cannes è sempre Cannes. Il solo torneo B – vinto da tale Milan Kandic – contava 174 giocatori eppure in sala ci si stava tutti belli larghi insieme a quelli del torneo A (58 pezzi grossi della scacchiera, primo in classifica il GM Vladislav Tkachiev) e ai 125 del torneo C. Anzi, c’era pure lo spazio per dividere il locale (ampie vetrate con vista mare) con i partecipanti ai vari tornei di dama internazionale 10×10, mentre al piano di sotto si davano battaglia gli appassionati di Scarabeo. Sì, perché quello di Cannes è un “Festival des jeux” dove si può giocare a un po’ di tutto: backgammon, bridge, sudoku, belot, domino, monopoli e un sacco di altra roba. I torinesi si sono limitati agli scacchi, che bastavano e avanzavano, con qualche partitella a whist alla sera dopo cena. Inoltre, secondo le informazioni che abbiamo reperito, si cono comportati da professionisti consumati che si tengono sapientemente alla larga da qualsiasi distrazione: non sono andati in visita al castello, non sono andati in spiaggia e non hanno nemmeno visto “Le Tournoi”, filmone a sfondo scacchistico che promette di diventare campione di incassi, la cui anteprima era stata fissata a Cannes il 27 febbraio proprio in omaggio agli spostalegna.

Però hanno salutato Pierluigi Piscopo (primo a sinistra nella foto conviviale), Maestro Internazionale che con la Sst intrattiene da sempre un ottimo legame. Piscopo  era a Cannes come accompagnatore-allenatore di un manipolo di giovani promesse dalla Corsica.

Anche da quelle parti, proprio come a Torino, hanno deciso di investire su bambini e ragazzini. Da qui l’idea di intavolare trattative diplomatiche ad altissimo livello per vagliare la possibilità di un incontro, una disfida, uno scambio di vedute. Chissà che non venga fuori qualcosa di buono.

Per saperne di più:

 

Visits: 127